QUERCETO

Montalcino

Progetto

Q u e r c e t o

Il percorso n.35 della via Franchigena, attraversa la provincia di Siena in Toscana, prende il suo avvio da Monteroni d’Arbia, e giunge a San Quirico d’Orcia.

Il Querceto è situato nel territorio di Montalcino, si colloca nel punto mediano tra Buonconvento e Torrenieri.

Superata la Tenuta Caparzo – troviamo 10 ettari di bosco con 2 ettari di querce secolari – appartenenti alla Tenuta agricola “Casella” di 35 ettari.

La presente iniziativa si propone in vista del prossimo Giubileo 2025 di accogliere i pellegrini.

Le previsioni per il prossimo Giubileo valutano l’arrivo di 32 milioni di pellegrini mentre il transito relativo alla sola Via Francigena, potrà arrivare anche al milione di presenze.

La Francigena già oggi è un “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa“, un percorso candidato al prestigioso riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità (Patrimonio Unesco) per questo è e sarà oggetto di notevoli investimenti nel prossimo anno.

Ovviamente Roma sarà completamente invasa dai pellegrini – la ricorrenza sarà occasione di sviluppo economico – ma – si teme che il numero dei visitatori potrà mettere a dura prova la capacità del settore ricettivo italiano.

Tenuta Caparzo

Questo progetto intende insediare alle porte del bosco per circa 1-2 ettari un luogo di sosta ad impatto zero per l’ambiente – un’oasi che sarà resa ospitale seguendo la filosofia dei migliori Eco-Camping d’Europa.

Quindi non un caotico campeggio, inquinato da motori, cucine da campo, attrezzature da camperisti ma un luogo di sosta, aperto esclusivamente ai pellegrini, a chi più estesamente viaggia a piedi, in bicicletta, a cavallo e pratica un “turismo lento” ma sostenibile, esperenziale, spirituale, emozionale.

La struttura verrà gestita da un ETS di Coltivatori Custodi che avranno come missione parallela all’ospitalità, la conservazione di quanto troveranno, in un bosco che negli ultimi secoli per nostra fortuna non ha subito le ingiurie tipiche degli insediamenti umani.

Questo nel maggior rispetto delle risorse genetiche a rischio di estinzione iscritte nei Repertori della Regione Toscana.

Un Coltivatore Custode:

  • provvede alla messa in sicurezza della singola risorsa genetica proteggendola e salvaguardandola da qualsiasi forma di contaminazione, alterazione o distruzione; 
  • diffonde la conoscenza e la coltivazione delle risorse genetiche di cui è custode, attenendosi ai principi di cui alla LR 64/04;
  • effettua il rinnovo dei semi di specie erbacee conservati nella Bancaregionale del germoplasma.
regione.toscana.it

Infatti in Toscana oltre 700 varietà di piante e animali sono a rischio d’estinzione.

Quindi gli essenziali alloggiamenti se pur spartani, dovranno al contempo essere considerati confortevoli da chi ama viaggiare e soggiornare nel massimo rispetto per l’ambiente.

Si potrà inoltre godere di un sentiero che attraversando il querceto, svolgerà un ruolo didattico dove poter contemplare le variegate specie autoctone, lo strato arboreo, le piante officinali e la maestosità delle querce e degli altri alberi del bosco.

In Italia sono presenti una quindicina di specie, tra cui la q. pubescente o roverella (Quercus pubescens), la più diffusa delle nostre querce, la q. rovere o rovere (Q. petraea), che vive nei boschi con suoli acidi, la q. leccio o leccio (Q. ilex), con foglie lanceolate o ellittiche, di solito intere, la q. da sughero o sughera (Q. suber), la q. cerro o cerro (Q. cerris), la q. spinosa (Q. coccifera), la farnia (Q. robur o Q. pedunculata), la vallonea (Q. macrolepis o Q. aegilops).

treccani.it

Il tutto sarà illustrato da apposito materiale autoprodotto disponibile in sede e in alternativa godibile tramite apposita app su questo spazio web.

Nel percorso si potranno scorgere scoiattoli, volpi, daini, mufloni, cinghiali, caprioli, rapaci.

Nelle notti trascorse nel bosco si potrà distinguere il richiamo del gufo e dell’assiolo, mentre gli amanti del birdwaching potranno individuare facilmente lo storno, la passera d’Italia, la gazza, il merlo, la capinera, il pettirosso, la tortora, la rondine, gheppi, upupe, gazze e storni.

Si potranno inoltre ammirare rettili come la lucertola campestre e muraiola, il ramarro, il biacco, il saettone.

Cautele necessarie

Del bosco da prima verrà censita e catalogata l’attuale bio-diversità – un passo obbligato prima di qualsivoglia tipo d’intervento, di seguito si procederà col criterio della massima conservazione e del minimo impatto ambientale, insediando esclusivamente servizi essenziali, irrinunciabili.

Tale complesso di strutture sarà composto da materiali ecologici, completamente riciclabili, agili e rimovibili.

Un villaggio che comunque verrà emarginato nella periferia del bosco, in prossimità dell’ingresso, dove verranno disseminati dei ripari per i soli ospiti già muniti di sacchi a pelo.

Alloggiamenti rimovibili numerati e non sarà mai permesso piantare tende all’interno del bosco.

Capanne in legno relmente essenziali..

dotate di zanzariere e dispositivi di protezione.

D’estate per produrre acqua calda adotteremo semplici pannelli ecologici che esposti alla luce naturale del sole producono acqua calda senza consumo elettrico – in inverno, atunno e primavera, si ricorrerà a pannelli ecologici per la produzione di acqua calda, come il sistema STRATOS.

Un lavoro complesso che richiederà il pieno rispetto delle normative che sovraintendono l’agricoltura e selvicultura in Toscana con particolare attenzione al rispetto di linee guida specifiche:

  • Linee guida per la prevenzione e sicurezza nei lavori forestali in Toscana ►►
     
  • Indirizzi operativi regionali sicurezza e salute nei cantieri forestali ►►
     
  • Filiera bosco-legno-energia, elementi di sicurezza sul lavoro: cippatrici, gru a cavo e harvester
  • Certificazione GSTC-D sulla sostenibilità della struttura turistica. ►►

Ristorazione

Si appronterà un sistema Aquamatic linea Ho.RE.CA per acqua migliorata alla spina per eliminare la vendita e l’uso di bottiglie di plastica.

Infatti:

L’acqua non può essere “depurata” ma migliorata, trattata, affinata sì!

Ad esempio l’acqua può avere un sapore migliore se noi togliamo il cloro con la filtrazione, oppure essere più salutare se viene rimosso l’arsenico, o i nitrati o altre sostanze nocive lì dove presenti (come pesticidi o altri inquinanti).

Di fatto tutti questi processi non andranno mai a eliminare completamente i minerali importanti per la nostra salute.

aqua-matic.it

Anche per la fornitura di altre bevande si ricorrerà a concetti eco-sostenibili, birra, vino, succhi di frutta, tutto rigorosamente alla spina.

Studieremo anche la distribuzione in sede di latte crudo, appena munto, direttamente dal produttore al consumatore come di latte fresco pastorizzato, refrigerato e offerto alla spina.

Lo spaccio fornirà generalmente prodotti locali a chilometro zero anche per disabituare temporaneamente grandi e piccini al consumo di quanto si conosce e invitare a praticare un autentico turismo enogastronomico.

Ci troviamo infatti nel comune di Montalcino, la Val d’Orcia, la Val di Chiana, la Maremma, la vicina Umbria, urlano le loro preziose perle agroalimentari.

Situato a sud di Siena, circondato da incantevoli borghi medioevali come Buonconvento, Pienza, San Quirico d’Orcia, Castiglion d’Orcia, Montepulciano, il Querceto è infatti , in una zona nota in tutto il mondo per la sua Storia, l’architettura e il suo paesaggio.

Meta abituale di fotoamatori, amata dai cicloturisti, luogo ideale per fare trekking a piedi e a cavallo.

Altrettanto celebri sono i suoi prodotti alimentari tipici, non solo il Brunello, uno dei vini italiani più apprezzati al mondo ma molti altri prodotti attendono solo di assere assaporati per meglio comprendere la tradizione, la storia e la passione che anima questi luoghi.

Vino, olio extravergine d’oliva, miele, formaggi, salumi, zafferano e il tartufo di San giovanni d’Asso sono e saranno sempre i nostri migliori ambasciatori, testimoni di una genuinità diffusa e del carattere personalissimo del cibo locale.

Ciclo & equi turismo

L’uso sempre più in crescita di biciclette con pedalata assistita, richiederà 2 postazioni di ricarica e comunque un luogo attrezzato per tutti i cicloturisti in difficoltà, dove possano trovare pompe e attrezzi per riparare i propri mezzi.

Per quanti si muovono a cavallo, verrà disposta una stalla ombreggiata , l’abbeveratoio, un pascolo, del fieno, l’equiturismo infatti è già una realtà nella zona e merita la massima attenzione – chi lo pratica poi nutre in se un grande rispetto per l’ambiente.

Luogo di raccoglimento e preghiera

Buona parte dei viaggiatori della Francigena si muovono al fine della cura dell’Anima ma non sono affatto tutti Cattolici praticanti, – anzi questo pecorso riserva sempre delle sorprese, qui l’Arte dell’Incontro sublima e conforta le intime aspirazioni spirituali di persone a volte diametralmente differenti.

In molti oggi s’ispirano alla figura di Cristo poco importa che siano ortodossi, protestanti o “credenti fai da te”!

Sono piuttosto “Persone” che hanno rialaborato in modo personalissimo il Cristianesimo, o altre figure e riferimenti spirituali, Socrate, Gandhi, San Francesco, Padre Pio, Madre Teresa, il Dalai Lama.

Resta comunque un percorso culturale di valenza universale, ispirato certo storicamente ai valori della Cristianità, dove non potrà mancare un luogo dove poter pregare con una Croce, una Madonna, un inginocchiatoio.

Un luogo di raccoglimento scarno, privo di orpelli, contrito, ridotto all’essenziale ma al contempo irrinunciabile come tutto quanto verrà posto nel Querceto.

Chi sono i Pellegrini oggi ?

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Tema di Anders Norén